Assonautica chiede il
riconoscimento della nautica da diporto, dei porti e degli
approdi, come vere e proprie strutture turistiche, non solo a
parole, ma prevedendo interventi di valorizzazione e promozione,
il riconoscimento nelle legislazioni regionali delle figura dei
Marina resort e una regolamentazione delle locazioni
all'ormeggio, cioè il noleggio delle barche per dormire a bordo.
Con una lettera indirizzata al presidente della Conferenza delle
Regioni e Province autonome Massimiliano Fedriga, il presidente
di Assonautica Giovanni Acampora chiede di sostenere, con il
coinvolgimento dei presidenti delle Regioni, i ministri del
Turismo, delle Infrastrutture e mobilità sostenibili e
dell'Economia e delle finanze, una serie di proposte che puntano
proprio a ottenere il nuovo status. Si parte con la richiesta di
considerare la navigazione da diporto un segmento turistico alla
stregua del turismo enogastronomico o del mototurismo, e
attivare la sua valorizzazione e promozione sia nell'hub
digitale turistico previsto dal Pnrr sia nei piani di promozione
del ministero e dell'Enit, attraverso un'istanza al ministro del
Turismo. Alle Regioni Assonautica chiede di accelerare il
recepimento nelle loro legislazioni della figura dei "Marina
resort" come strutture turistico ricettive all'aria aperta con
una armonizzazione delle diverse definizioni e classificazioni e
dando una "chiara e condivisa regolamentazione alle nuove forme
di ricettività turistica di static charter, o locazione
all'ormeggio, già molto diffuse a livello internazionale e
presenti nella realtà italiana, come l'Albergo nautico diffuso,
le House Boat, il Bed & Boat". Attività da riconoscere anche nel
Codice della Nautica, tra le forme di uso commerciale turistico
delle unità da diporto. Infine, Assonautica chiede la
"definitiva considerazione delle Società di charter nautico,
quali società di servizi turistici".
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