Torna in funzione dopo quasi
sessant'anni la fontana futurista del Palazzo delle Poste della
Spezia. Disegnata nel 1933 dall'architetto Angiolo Manzoni lungo
via del Toretto, era stata parzialmente demolita per ricavarne
un rifugio antiaereo durante la seconda guerra mondiale. Il
restauro, portato avanti da Poste Italiane e costato 200mila
euro negli ultimi mesi, si è concluso oggi con il taglio del
nastro.
"Un gioiello riportato all'originaria bellezza", ha detto
Francesco Porcaro, responsabile area immobiliare nord-ovest di
Poste Italiane. Il manufatto è stato ricreato utilizzando colori
e materiali originali ed è una delle più grandi fontane a
cascata d'Italia. Sempre relativo allo stesso periodo storico
artistico, all'interno della torre del palazzo delle Poste della
Spezia vi è inoltre un mosaico degli artisti Prampolini e
Fillia, che sarà restaurato nel corso del 2023. "Speriamo che
Poste Italiane possa presto renderlo fruibile ai turisti,
vogliamo valorizzare le tracce lasciate dal Futurismo alla
Spezia", l'auspicio del sindaco Pierluigi Peracchini.
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