"Per prima cosa voglio negare in
modo più assoluto i fatti contestati, io non ho mai ricevuto
soldi né dal dottor Berlusconi né da Karima, nella mia relazione
di tre anni con Karima ho provveduto io a mantenerla, anche se
lei ha avuto buone entrate dalla sua attività". Così si è
difeso, rendendo dichiarazioni spontanee nel processo milanese
sul caso Ruby ter, Luca Risso, ex fidanzato di Karima El
Mahroug, accusato di riciclaggio, il quale ha anche chiarito che
nel progetto del ristorante con pastificio in Messico a Playa
del Carmen, dove lui attualmente vive e lavora, inizialmente fu
coinvolta anche lei ma poi la loro relazione finì. Risso è
accusato nel processo, che vede tra gli imputati Berlusconi e
altre 28 persone, di aver riciclato parte dei soldi che l'ex
premier avrebbe fatto avere a Ruby come presunta corruzione in
atti giudiziari (tra i 5 e i 7 milioni di euro per la giovane,
secondo i pm). Parte di quel denaro del Cavaliere, secondo i pm,
sarebbe servito per l'acquisto di un ristorante con annesso
pastificio e due edifici con mini-alloggi per operatori del
settore turistico a Playa del Carmen. "Tutte le disponibilità
economiche che avevo - ha chiarito Risso spiegando quegli
investimenti in Messico - le ho guadagnate nella mia attività
coi locali sulla riviera ligure, siamo stati il top della
riviera per 7 anni almeno".
Russo ha poi continuato dicendo che Karima El Mahroug "mi ha
chiesto una buonuscita da 160mila euro, 100mila euro per lei
subito e 60mila euro per la bambina, ossia 500 euro al mese per
10 anni. Quando sono tornato in Italia nel 2013 ho avuto una
discussione con lei e nel marzo del 2014 è venuta lei a Playa
per un tentativo di riappacificarci, ma non eravamo più
compatibili, pensava che avessi un'altra relazione e ha iniziato
a dare in escandescenza, a spaccare un vaso e altre cose e i
vicini hanno chiamato la polizia e io ero esausto per queste
scene".
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