(ANSA) - GENOVA, 05 APR - "Il vino ligure amato nel
Cinquecento da papa Paolo III Farnese e distrutto nell'Ottocento
dal flagello della fillossera è risorto, lo assaggeremo già da
questa vendemmia, la prima dopo anni di sforzi. Il 'Ruzzese' è
lì in vasca che ci guarda e attende di essere degustato". Lo
annuncia l'imprenditore agricolo di Bonassola (La Spezia) Davide
Zoppi che, per aver recuperato l'antico vitigno autoctono ligure
colpito a fine Ottocento dall'azione distruttiva dell'insetto
parassita, riceverà il premio 'Viticoltore etico' a Vinitaly
2022 nello stand della Regione Liguria.
Nel corso degli ultimi anni l'azienda che gestisce a
Bonassola chiamata Ca' du Ferra' è passata da 77 a 1.500
barbatelle di Ruzzese reintrodotte sulle tipiche fasce
terrazzate liguri 400 metri sopra al livello del mare con vista
Mar Mediterraneo grazie a un piano di recupero varietale avviato
in collaborazione con il Consiglio nazionale delle ricerche
(Cnr) di Torino, che aveva individuato la pianta madre del
vitigno 18 anni fa ad Arcola (La Spezia).
"Si tratta di un vino amabile appassito che siamo riusciti a
ricreare e che nel Cinquecento dalla zona di Bonassola veniva
spedito addirittura a Roma. - spiega Zoppi -. Il bottigliere di
papa Paolo III Sante Lancerio, considerato il primo 'sommelier'
della storia moderna ci racconta che Paolo III Farnese soleva
berlo durante le grandi tramontane, addirittura ci faceva la
zuppa o lo beveva mangiando fichi mondati e zuccherati. Abbiamo
recuperato un'identità culturale che per noi è tradizione
contadina - ha concluso -, riproposta in una maniera un po' più
glamour perché oggi siamo nel 2022. Felici di ricevere il premio
'Viticoltore etico' a Vinitaly 2022, una spinta a fare ancora di
più". (ANSA).