Il Tar della Liguria non sospende i
provvedimenti di foglio di via da Sanremo per tre anni emessi
dalla Questura di Imperia lo scorso 4 febbraio nei confronti di
una decina di ambientalisti e attivisti di Greenpeace autori di
un blitz di protesta "contro il greenwashing" durante il
Festival canoro della Città dei Fiori.
In occasione della terza serata dell'ultima edizione del
Festival di Sanremo, attivisti di Greenpeace erano entrati in
azione di fronte all'ingresso del Teatro Ariston per manifestare
in modo particolar "contro l'operazione di greenwashing" di Eni
tra i principali sponsor della kermesse musicale.
Ai ricorrenti la Questura aveva contestato "una condotta che li
qualificherebbe come persone pericolose per l'ordine e la
sicurezza pubblica (in particolare, si contesta di aver promosso
una riunione in luogo pubblico senza darne preavviso, di aver
invaso la zona interdetta al pubblico e di aver gettato vernice
su cartelloni pubblicitari, turbando i presenti, ostacolando
l'ingresso al Teatro Ariston e generalmente provocando rischi
per la sicurezza pubblica) - spiega il Tar nelle motivazioni con
cui rigetta le richieste degli attivisti di sospendere i fogli
di via - Il rientro a Sanremo sarebbe comunque possibile con la
preventiva autorizzazione del Questore e per i soggetti
sottoposti a misura di prevenzione la legge non prevede una
preclusione assoluta dal partecipare a gare e concorsi
pubblici".
Dopo la manifestazione e l'intervento della polizia, Greenpeace
in una nota aveva rivendicato "la protesta pacifica: reazione
sproporzionata delle forze dell'ordine".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA