Applausi ieri sera al Teatro della
Tosse per la prima di 'Hotel Blanco', scritto, diretto e
interpretato da Edoardo Ribatto affiancato in scena da Sarah
Pesca. Uno spettacolo ricco di humour e di poesia che mescola
dramma e commedia con misura in un susseguirsi di intelligenti
trovate. Lo spunto iniziale è la pandemia che imperversa da ben
nove anni (si immagina l'azione nel novembre del 2029): il
protagonista, un ex attore ed ex scrittore fallito, decide di
suicidarsi e per non morire da solo assolda una prostituta sul
web e la incontra in un hotel (quello del titolo) ormai
abbandonato.
L'avvio dunque è cupo, ma l'incontro fra i due porta a una
trasformazione graduale della situazione fino al lieto fine e
alla decisione di una fuga insieme verso una vita differente e
nuova. Il testo, molto bello, mescola espressioni poetiche a
linguaggi più crudi, il gioco della svestizione regala momenti
di ilarità, l'irrompere nella stanza di un uccello che
faticosamente cerca una via d'uscita offre un'improvvisa pausa
di riflessione e di stupore interrompendo per sempre il
tentativo di suicidio. Un concatenarsi di eventi, insomma, che
Ribatto padroneggia con intelligenza e interpreta magnificamente
insieme a Sarah Pesca, simpatica e bravissima nel restituire un
personaggio ricco di verve che si lascia gradualmente
conquistare e scoprire dal suo 'cliente-innamorato'. Unico
appunto, il finale un po' troppo ritardato con le luci che si
spengono e si riaccendono più volte quando il pubblico ha la
sensazione che ormai tutto sia concluso. Repliche fino a
domenica.
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