Un comune ligure, Triora
(Imperia), ha ereditato terreni e strutture da una benefattrice
ma ha deciso di rinunciare al dono perchè "non conviene". Il
Consiglio comunale ha rinunciato all'unanimità al lascito
testamentario di Giovanna V., che aveva registrato dal notaio un
testamento olografo con il quale comunicava la volontà di
lasciare al Comune terreni e immobili, consistenti in ruderi o
porzioni di fabbricati. Una abitazione e il cinquanta per cento
di un alloggio interrato sono andati invece al figlio.
Nella delibera con cui il Comune rinuncia sono indicate le
criticità. "La maggior parte dei terreni - si legge - risulta
essere ubicata in zona agricola o in territori non insediabili
del Piano Urbanistico Comunale; tutti i terreni risultano essere
in zona soggetta a vincolo paesaggistico; la maggior parte non è
raggiungibile da mezzi meccanici o da strade carrozzabili".
Secondo l'amministrazione, inoltre, sarebbero necessari
cospicui interventi di manutenzione straordinaria o bonifica
sulla quasi totalità dei terreni "al fine del raggiungimento e
mantenimento degli stessi, che risultano per lo più collocati in
aree distanti da nuclei abitati". Un altro immobile è stato
scartato trovandosi "in condizioni di forte stato di degrado con
perdita della copertura ormai da molti anni, che ha comportato
un continuo dilavamento delle murature e la presenza di piante
all'interno della proprietà. Inoltre nel breve tempo potrebbe
avere necessità di un intervento di messa in sicurezza per
garantire la pubblica incolumità per i passanti".
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