Sono diciotto i nuovi ingressi nell'elenco degli alberi monumentali della Liguria approvati con decreto della Regione dopo le ventuno proposte di iscrizione arrivate dai Comuni. Tra gli alberi singoli, a Genova diventano meritevoli di tutela speciale: un faggio a foglie di felce alto 21 metri presente nell'area di Palazzo Tursi; quattro esemplari nel Parco storico di Villa Durazzo Pallavicinii: un cedro del Libano, una canfora alta 36 metri con una circonferenza di 538 centimetri, una "falsa canfora" e un cocco del Cile; a Villa Gentile Bickley di Cornigliano una "falsa canfora". A Lavagna sulla collina di Santa Giulia di Centaura diventa albero monumentale un leccio, mentre sul Monte Porcile di Ne vengono iscritti all'elenco tre imponenti faggi. A Rezzoaglio entra un faggio del Bosco Fontana nella foresta delle Lame, mentre Sant'Olcese, nel Parco Villa Serra Comago, ha visto approvate le candidature di un cerro alto 41 metri e di una maestosa sequoia di 39 metri di altezza e oltre 5 metri di circonferenza. A Serra Riccò, in località Gualdrà sull'Alta Via dei Monti Liguri, i nuovi alberi monumentali sono due cerri. A Zoagli via libera per il leccio di piazza XXVII dicembre. Possono entrare nell'elenco regionale anche due gruppi o filari di alberi: uno di faggi a Rezzoaglio nella foresta delle Lame, l'altro di sequoie a Comago Parco Villa Serra di Sant'Olcese. Ora sono 130 gli alberi monumentali in Liguria. "Valorizzare la biodiversità della Liguria e tutelare la sua ricchezza è un dovere prima che un impegno attivo e costante – dichiara il vice presidente con delega all’Agricoltura della regione Liguria Alessandro Piana – ecco perché è molto importante l’ingresso di 18 alberi monumentali tutelati come patrimonio di particolare interesse naturalistico, che si assommano ai 112 precedenti”.
La Regione ha invece rinviato a successiva valutazione le candidature di un esemplare di aracauria a Pegli, di un albero bottiglia e di un olivo presenti nell'area di Villa Voronoff ai Balzi Rossi. L'aggiornamento dell'elenco è stato trasmesso dalla Regione al Ministero delle Politiche forestali a cui fa capo l'elenco degli alberi monumentali d'Italia.
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