Un centro di produzione di
energia rinnovabile e di ricerca internazionale nelle aree Enel.
Con La Spezia che punti a diventare grazie a questa opportunità
"capitale della nautica e la prima Hydrogen Valley d'Italia". È
il progetto che la candidata del centrosinistra alla Spezia,
Piera Sommovigo, ha per il futuro dei 70 ettari della centrale
di Vallegrande che dovranno essere convertiti a una produzione a
minor impatto, dopo lo stop al carbone e l'accantonamento del
progetto sul turbogas.
Sommovigo punta il dito contro il candidato del centrodestra
Pierluigi Peracchini: "Cinque anni fa, sul tema delle aree Enel,
abbiamo assistito a una delle peggiori prestazioni che il
sindaco uscente abbia prodotto. Durante la sua campagna
elettorale ha lanciato l'idea di uno strampalato progetto,
Spezialand, sbagliato nel merito, cercando di vendere illusioni,
e soprattutto nel metodo". Si trattava del progetto di
realizzazione di un grande parco divertimenti laddove sorge la
centrale Enel.
"Quell'area è privata e con Enel serve un tavolo comune, un
tavolo che produca un progetto teso a dare lavoro di qualità e
sinergico rispetto a un nuovo modello di sviluppo - prosegue
Sommovigo -. Io auspico invece di realizzare, insieme a Enel e
ai principali soggetti industriali e accademici del nostro
territorio e del Paese, un centro di produzione e di ricerca per
l'idrogeno e le energie rinnovabili in senso lato e la loro
applicazione, in particolare relativamente al settore della
nautica. Questa è una grande opportunità per costruire nell'area
Enel di Spezia un centro di produzione di energia rinnovabile e
un centro di ricerca internazionale che sappia mettere a sistema
le competenze di Enel in materia energetica, così come quelle di
altri partner già presenti. Spezia potrebbe diventare davvero la
capitale delle Nautica e la prima Hydrogen Valley d'Italia".
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