L'assemblea dei soci di Rina,
multinazionale di ispezione, certificazione e consulenza
ingegneristica, ha approvato il bilancio 2021 con ricavi di 533
milioni di euro, in crescita del 14% rispetto al 2020. L'utile
netto è salito a 8,1 milioni contro i 4,9 del 2020. La posizione
finanziaria netta è scesa a -139,7 milioni con una conseguente
riduzione della leva a 1,92. Rina conferma il trend positivo
anche nel primo trimestre 2022 registrando un andamento dei
ricavi pari a circa 141 milioni di euro, in linea con il budget.
L'andamento delle business unit e la raccolta ordini a quasi 207
milioni permettono di confermare la guidance
economico-finanziaria per l'anno in corso. Per quanto riguarda i
ricavi, il volume previsto per il 2022 risulta già coperto per
il 71% e la performance finanziaria netta è in linea con le
previsioni.
Per il 2022 Rina ha individuato in energie rinnovabili,
digitalizzazione, cyber security e infrastrutture settori
essenziali per le sue scelte strategiche.
«Questi dati non sono assolutamente un punto di arrivo, ma sono
il risultato di un percorso di crescita che Rina sta portando
avanti con una visione chiara. Il nostro piano di espansione
prosegue con il supporto di un importante piano di assunzioni
che ci porterà nei prossimi due anni ad assumere oltre 2000
nuovi colleghi, di cui la metà in Italia», dice Ugo Salerno,
presidente e amministratore delegato di Rina
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