Per la nuova diga di Genova sembra
spuntare anche l'ipotesi di una struttura galleggiante o
realizzata con cassoni su pali. Per ora solo voci, che circolano
nel mondo portuale, non escludendo la discesa in campo del
colosso francese delle costruzioni e delle telecomunicazioni
Bouygues. A frenare c'è il fatto che il Progetto di fattibilità
tecnico economica in realtà ad oggi prevede una tecnologia
diversa di costruzione, quindi sarebbe esclusa qualsiasi altra
metodologia, senza contare che il presidente dell'Autorità
portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini, nei
giorni scorsi ha dichiarato di essere in negoziazione sulla
clausola di adeguamento dei prezzi e il rischio geologico con
due cordate (presumibilmente le compagini formate da Webuild,
Fincantieri, Fincosit e Sidra da una parte e dall'altra Eteria,
Rcm e Acciona che avevano inviato una lettera per spiegare che
non c'erano le condizioni per partecipare alla gara, mandandola
deserta) e di aspettarsi le offerte entro fine mese.
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