"Da stamattina si registrano code ed ambulanze ferme davanti ai pronto soccorso del capoluogo ligure con conseguente difficoltà nel reperire ambulanze disponibili sul territorio. Il modello sanitario di Toti è questo". Lo denuncia Gianni Pastorino, capogruppo di Linea Condivisa in Consiglio Regionale e Vice presidente Commissione II Sanità.
"Gli ospedali sono in tilt e solo durante la mattinata odierna c'erano oltre 30 missioni 118 attive all'interno del territorio della Città Metropolitana. Se le ambulanze non verranno liberate si rischia di non avere mezzi per i soccorsi primari e per le dimissioni covid. Le ambulanze sono dunque necessarie per liberare posti nei reparti delle varie strutture ospedaliere".
"Una situazione tragica e paradossale - continua Pastorino - che, ancora una volta, conferma la pesante disorganizzazione della sanità ligure nonostante l'impegno degli operatori sanitari. Le immagini dei tabelloni degli ospedali e dei militi del 118 in attesa davanti ai pronto soccorso rendono l'idea di questo ulteriore disastro della sanità ligure. Il presidente della Regione, che non ha mai voluto un assessore alla Sanità, oggi sarà impegnato con la crisi di governo e, come tale, distante da questi problemi, dalle liste di attesa interminabili. È sempre più evidente la totale mancanza di una dignitosa sanità territoriale, oggi i pronto soccorso genovesi intasati da autoambulanze ne sono la più chiara prova".
Alisa, ci sono stati rallentamenti ma nessuna criticità
"Le temperature elevate dell'ultima settimana e l'ancora elevata circolazione del Covid hanno provocato negli ultimi giorni un aumento degli accessi nei pronto soccorso della Liguria, in particolare nell'area metropolitana genovese dove la situazione è stata gestita senza particolari criticità. E comunque non si registrano casi gravi legati alla gestione di pazienti ricoverati in pronto soccorso per le ondate di calore". Lo scrive Alisa in una nota dopo la denuncia del capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino delle ambulanze ferme per ore. "Il numero di accessi nei pronto soccorso genovesi, nel fine settimana, sono stati inferiori rispetto allo stesso periodo del 2019, ma in periodo di pandemia - continua Alisa - la gestione degli accessi richiede una tempistica più elevata e questo ha evidentemente provocato qualche rallentamento nei percorsi di ingresso nei pronto soccorso". Per quanto riguarda i pazienti covid, sono 228 i pazienti ricoverati tra Policlinico San Martino, Ospedale Villa Scassi e Galliera nei reparti a media intensità di cura. Con questi numeri resta valido il piano di preparedness ospedaliero aggiornato alla 'fase 2' che assicura fino a 254 posti letto dedicati al covid in area metropolitana genovese. "L'innalzamento dei ricoverati - conclude - è anche collegabile alla ridotta gestione delle dimissioni nel weekend ed è prevedibile una diminuzione dei posti letto occupati in queste ore".