E' emergenza idrica nel centro
storico di Cervo, perla del turismo balneare della provincia di
Imperia, dove da cinque giorni l'acqua arriva per sole quattro
ore, per di più tra la notte e la mattina presto. Un comitato
spontaneo dei cittadini ha così promosso una petizione con
raccolta di firme, minacciando di procedere legalmente contro
Rivieracqua, il gestore unico del ciclo integrato delle acque in
provincia. Il problema riguarda decine di esercenti tra
alberghi, bar e ristoranti che hanno già subito molte disdette.
Gli operatori, che pure avevano previsto un'emergenza anche se
in toni minori, si stanno arrangiando con le cisterne ma il
rischio più grosso è previsto per agosto. "Siamo costretti a
dire ai nostri clienti di lavarsi le mani con salviette e
igienizzanti - afferma Lorenzo Di Serafino, gestore di un
bar-ristorante -. Tra l'altro ho pure subito numerose disdette
da parte di villeggianti, che avevano affittato un alloggio nel
centro storico". Il problema non è dato soltanto dalla siccità,
che rappresenta un'aggravante, ma anche dalla pressione nella
conduttura del Roya che è inversamente proporzionale al numero
di utenti: più turisti, meno acqua nei rubinetti. "Non posso che
essere dalla parte dei cittadini, dei turisti e degli operatori
turistici - ha detto il sindaco di Cervo, Lina Cha -. Chiederò
che venga riconvocato il tavolo dell'emergenza idrica per dare
delle risposte concrete a un problema in cui Cervo, borgo più
bello d'Italia, rappresenta un capro espiatorio". Sindaco e
operatori chiedono che il servizio sia garantito, anche per
poche ore al giorno. Entro la settimana, la petizione sarà
trasmessa oltre che al sindaco, anche al Prefetto di Imperia e
alla direzione di Rivieracqua.
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