(ANSA) - GENOVA, 27 LUG - "Rispetto al fondamentale diritto
alla salute della ricorrente, le esigenze dell'Azienda sanitaria
locale di natura finanziaria non possono che recedere". È la
motivazione con cui il Tar della Liguria ha autorizzato una
paziente genovese al trasferimento all'estero per cure di
altissima specializzazione, dopo sei mesi di battaglie
burocratiche e legali portate avanti dal genitore amministratore
di sostegno della figlia, bisognosa di assistenza particolare,
alla quale l'Asl 3 Genovese aveva negato per due volte la
possibilità farsi curare all'estero, prima per "la mancanza di
un piano riabilitativo individuale redatto da un medico
specialista", poi sostenendo "che le medesime prestazioni
potrebbero essere effettuate anche in Italia". L'ordinanza del
Tar accoglie l'istanza cautelare del genitore, in attesa dei
tempi burocratici dell'udienza nel merito del ricorso fissata il
prossimo ottobre. "Nessuno dei due centri sul territorio
nazionale individuati dall'Asl 3 ha dato risposta garantendo la
prestazione nel termine di 15 giorni dalla richiesta, come
previsto dalle normative, e quello che infine ha fornito un
riscontro ha comunque prefigurato una serie di adempimenti (una
valutazione preliminare e la redazione di un piano riabilitativo
individuale) incompatibili con l'effettuazione a breve del ciclo
di cure, necessaria per non interrompere la periodicità del
trattamento - spiega il Tar nell'ordinanza che accoglie
l'istanza cautelare presentata dal genitore amministratore di
sostegno della paziente - Le prestazioni offerte dal centro
italiano potranno essere riconsiderate per i prossimi cicli di
cura, dato il maggior tempo a disposizione, anche nell'ottica di
collaborazione e buona fede cui devono ispirarsi i rapporti tra
cittadino e Amministrazione. L'interesse della ricorrente si
correla al fondamentale diritto alla salute, rispetto al quale,
nel bilanciamento proprio di questa fase, le esigenze dell'Asl,
di natura finanziaria, non possono che recedere. La ricorrente
deve quindi essere autorizzata al trasferimento per cure di
altissima specializzazione all'estero, con riserva dell'Asl di
ripetere le somme in caso di rigetto del ricorso nel merito".
(ANSA).