(ANSA) - SAVONA, 14 SET - Marsupi per neonati anche nella
preistoria. Lo rivela un nuovo studio appena pubblicato sul
Journal of Archaeological Method and Theory, legato alla
scoperta della più antica sepoltura fino ad oggi mai documentata
in Europa relativa a una neonata mesolitica, denominata Neve,
risalente a circa 10.000 anni fa, nella grotta ligure dell'Arma
Veirana, nel comune di Erli (Savona).
Il team internazionale di ricercatori coordinato da Stefano
Benazzi (Università di Bologna), Fabio Negrino (Università di
Genova) e Marco Peresani (Univerisità di Ferrara), presenta lo
studio del ricco corredo di conchiglie della neonata Neve,
avanzando nuove ipotesi sull'uso preistorico dei marsupi per
neonati e gettando nuova luce su pratiche e costumi degli ultimi
cacciatori-raccoglitori liguri del primo Olocene. La sepoltura
ha restituito, insieme ai resti del piccolo corpo ritrovato nel
2017, un corredo formato da oltre 70 perline in conchiglie
forate (Columbella rustica), da quattro pendenti, sempre forati,
ricavati da frammenti di bivalvi (Glycimeris sp.), nonché da un
artiglio di gufo reale.
"Sebbene i ricercatori non sappiano ancora quando i primi uomini
anatomicamente moderni (Homo sapiens) abbiano iniziato a usare i
marsupi per i loro neonati, è quasi ovvio pensare che tali borse
fossero un indumento comune durante la preistoria - spiega una
nota dell'Università di Genova - Le prove dell'uso preistorico
dai marsupi sono quindi estremamente rare. I risultati di questa
ricerca mostrano che le conchiglie marine erano state cucite su
un supporto in pelle (o stoffa?) che ancora avvolgeva Neve al
momento della sua sepoltura. La maggior parte di queste presenta
marcati segni d'usura: ciò dimostra che queste conchiglie erano
state indossate per un periodo di tempo considerevole da
qualcuno della stessa comunità dell'infanta prima di essere poi
cedute a lei, quali gioielli di famiglia o talismani". (ANSA).