La
riqualificazione del litorale di Genova farà crescere il valore
degli immobili grazie a interventi su cinque macro ambiti: porto
dell'innovazione (Foce), porto della diportistica (Molo,
Maddalena, Prè), porto dei passeggeri (San Teodoro), porto delle
merci (Sampierdarena, Cornigliano), porto della cantieristica
(Sestri Ponente, Pegli). Nei prossimi cinque anni il valore
medio delle case aumenterà del 20% passando dagli attuali 1.750
euro al metro quadrato a più di 2.100 euro. Considerando la
piena attuazione delle ipotesi, si stima che il valore
immobiliare della città di Genova possa aumentare, nel corso dei
prossimi 15 anni, del 48 per cento, con un incremento aggiuntivo
di circa ottocento abitanti teorici e 5.350 addetti, di cui
duemila in fase di cantiere.
Sono i dettagli dello studio "La rigenerazione del litorale di
Genova" commissionato dal Comune all'istituto Scenari
Immobiliari (un altro è stato commissionato a Nomisma) e
presentato al forum in corso a Santa Margherita Ligure.
Le operazioni di rigenerazione, si legge nel rapporto, dovranno
rispondere alla sfida lanciata dalle continue e rapide
trasformazioni ambientali, sociali ed economiche proponendo
soluzioni in grado di riconnettere gli ambiti urbani
dell'entroterra e del porto, cancellando i confini tra due
porzioni della stessa città tradizionalmente considerate
separate.
"I risultati delle analisi condotte da Scenari Immobiliari e
Nomisma ci consegnano numeri importanti e ci dimostrano che
siamo sulla strada giusta: quella di una città che ha la reale
ambizione di diventare capitale del Mediterraneo e che ha tutte
le potenzialità per poter concretizzare l'obiettivo. Abbiamo 8
miliardi da spendere nei prossimi anni", ha detto il sindaco
Marco Bucci.
"Genova ha bisogno di rigenerazione urbana. Questi grandi
interventi, già finanziati, sono per Genova il ponte Morandi
dell'immobiliare" è il commento di Mario Breglia, presidente di
Scenari Immobiliari.
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