Chiude con 103.812 visitatori, il
10,7% in più rispetto all'edizione 2021, il 62/0 Salone nautico
di Genova e il bilancio è positivo anche per gli affari. "E'
andata benissimo, dalle piccole barche alle unità pneumatiche,
agli accessori, per arrivare ai superyacht. Si stanno chiudendo
contratti, è un momento magico. Il settore sta tirando e
speriamo che continui così. Tutta la filiera è soddisfatta di
questo magnifico salone e già da domani andremo a lavorare per
il 2023 e il 2024 perché non ci basta essere bravi, vogliamo
essere i migliori", dice il presidente di Confindustria Nautica
Saverio Cecchi, dopo avere ricordato le cifre del settore: 31,1%
di crescita del fatturato globale, a 6,1 miliardi e 26.350 posti
di lavoro in crescita del 9,7%, e quelle della rassegna, con
oltre mille barche, 998 brand in esposizione, 168 novità
presentate 4.463 prove in mare effettuate. L'edizione 2023 si
terrà dal 21 al 26 settembre. Il salone con il nuovo layout più
aperto sul mare, in lotta per gli spazi, ha riscosso consensi.
"Stiamo lavorando in uno dei cantieri più grandi d'Italia" ha
ricordato il segretario generale della Camera di commercio di
Genova Maurizio Caviglia. Quello che ridisegna il waterfront di
levante, pensato da Renzo Piano, che già dal prossimo anno però
darà 200 posti barca in più. Dal punto di vista dei visitatori,
se i numeri sono ancora inferiori a quelli del 2019, pre Covid,
è diversa anche la tipologia, meno curiosi e più interessati a
comprare, in arrivo anche dall'estero. Per Marina Stella,
direttore di Confindustria Nautica, "otto aziende su 10 danno
indicazioni ancora di crescita di fatturato e portafoglio ordini
nel 2023, poi è chiaro che non viviamo in una bolla, per cui
questa curva in crescita pensiamo sia arrivata quasi all'apice e
che si stabilizzerà nel 2024".
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