(ANSA) - GENOVA, 15 OTT - A poco più di 20 anni gestiva un
giro di prostituzione e ricattava i clienti più facoltosi a cui
estorceva denaro, minacciandoli di rovinare loro reputazione e
privacy. Gli investigatori della squadra mobile hanno arrestato
la giovane, italiana, e il padre. La ragazza è accusata di
estorsione, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione
mentre il genitore è stato arrestato in flagranza perché aveva
una pistola. L'inchiesta è una costola di un filone principale
che a novembre scorso aveva portato all'arresto di cinque
persone. Gli investigatori avevano scoperto il giro di
prostituzione nel palazzo di una nobildonna (estranea ai fatti)
nel cuore di Genova. Indagando, gli agenti hanno scoperto che
alcune giovanissime prostitute erano gestite dalla ragazza che
organizzava per loro gli incontri pattuendo i relativi compensi.
Il suo controllo sulle ragazze era totale, fino ad imporre i
partner per le prestazioni sessuali e a usare verso di loro
violenza, fino a organizzare delle vere e proprie spedizioni
punitive con l'aiuto di un'altra donna (denunciata), nel caso in
cui una avesse deciso di allontanarsi da quel mondo o avesse
maturato l'idea di mettersi in proprio. Quando poi individuava
tra i clienti facoltosi professionisti, come medici, avvocati,
imprenditori, allora li ricattava e si faceva consegnare
rilevanti somme di denaro. Per rendere più convincenti le
minacce la ragazza diceva di avere una pistola, arma tenuta
materialmente dal padre. I "servizi" a pagamento venivano
pubblicizzati online con inserzioni su siti di incontri a luci
rosse ma per tenere nascosti i luoghi dove materialmente si
sarebbero consumati i rapporti, l'indirizzo veniva fornito al
cliente solo dopo contatti telefonici. Il tariffario variava da
50 euro a 150 euro. (ANSA).