Si terrà martedì 15 novembre l'udienza al tribunale civile di Genova sulla causa legata alla presunta ineleggibilità di Marco Bucci. L'esposto presentato ad agosto, poche settimane dopo la conferma al secondo mandato del sindaco, vede la firma di 21 elettori genovesi seguiti dall'avvocato Luigino Montarsolo. Tra i firmatari l'ex rettore dell'Università Paolo Comanducci, l'ex procuratore regionale della Corte dei Conti Ermete Bogetti e l'ex presidente del tribunale Claudio Viazzi. A difendere il sindaco invece lo studio legale del suo vicesindaco, Pietro Piciocchi. Cosa potrebbe succedere martedì? Il collegio potrebbe decidere di riservare qualche ora per la decisione, almeno fino al pomeriggio successivo, oppure chiedere di sentire il sindaco stesso o rinviare in attesa di un maggiore approfondimento.
Oltre alle due memorie difensive, però, lo studio Piciocchi ha sollevato anche un'eccezione sulla costituzionalità della norma che assegna proprio al tribunale civile la possibilità di decidere su questo tema anziché attribuire la competenza solo al tribunale amministrativo. Una mossa che potrebbe far allungare, e non di poco, i tempi. Ipotizzando che invece si vada a sentenza, nulla cambierà per Genova se la risposta sarà un sì.
Se invece il collegio del tribunale civile dovesse ravvisare l'illeggibilità si prospetterebbero elezioni anticipate. Alcuni rumors vedono il sindaco non intenzionato a un ricorso, in caso dovesse essere dichiarato ineleggibile, ma è molto probabile che invece si punti all'appello. La sentenza, ovviamente, non sarebbe esecutiva se non al termine dei tre gradi di giudizio.
Tra tempi della giustizia e future amministrative si potrebbe stimare un nuovo appuntamento alle urne nella primavera del 2024. L'esposto gira attorno a una norma del Tuel e all'incarico da commissario per il ponte di Bucci, ottenuto nel 2018 e rinnovato a più riprese. Secondo la difesa, c'è differenza e non sovrapposizione tra i commissari di governo e i commissari straordinari. (ANSA).