"C'è un attacco, forse non voluto,
ma di fatto, contro il piccolo commercio". A parlare è Paolo
Odone, presidente di Confcommercio Genova, davanti a Palazzo
Tursi, sede del Comune di Genova, con i responsabili di tutti i
Civ di Ascom, per chiedere all'amministrazione politiche a
sostegno dei negozi di vicinato. L'associazione di categoria ha
portato in via Garibaldi diversi cartelloni con le richieste a
cui ancora il Comune non ha dato risposta: "Stiamo ancora
aspettando il collegamento tra il Waterfront e il Centro",
"Stiamo ancora aspettando la sicurezza", "Stiamo ancora
aspettando una riqualificazione commerciale" alcuni dei
messaggi. Tra i problemi affrontati poi in un incontro tra una
delegazione dei commercianti, il sindaco Marco Bucci e
l'assessore alla Mobilità Matteo Campora, soprattutto il
progetto di pedonalizzazione con Ztl a Nervi, considerato
penalizzante dai negozianti, e le autorizzazioni del Comune per
l'insediamento di ipermercati e supermercati, in ultimo quello
di Esselunga a Sestri Ponente. "Siamo stufi e distrutti da 50
anni di perdita di abitanti in questa città - dice Odone - c'è
la questione dei costi dell'energia in continuo aumento, usciamo
dal periodo Covid in ginocchio e sembra che per
l'amministrazione per risolvere i problemi della città sia
necessario aprire centri commerciali dappertutto". Ma non
finisce qui: "Il secondo punto, pericolosissimo - aggiunge
Odone, che nei giorni scorsi ha firmato una lettera di dura
critica inviata all'amministrazione - è quello di portare avanti
pedonalizzazioni senza concordarle con noi, il sindaco deve
sapere che ogni azienda ha un valore di avviamento legato al
fatto di essere in un territorio magari da 100 anni, se perde
l'avviamento perché si spostano i flussi perde addirittura il
proprio patrimonio, noi anche su questo vogliamo discutere,
speriamo di sfondare una porta che finora ci è stata sbattuta in
faccia". Il riferimento è alla Ztl che il Comune ha realizzato a
Nervi e sulla quale ha già spiegato di non volere tornare
indietro.
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