(ANSA) - GENOVA, 20 NOV - Scriverà al neo ministro della
Giustizia Carlo Nordio la mamma di Alberto Scagni, l'uomo che ha
ucciso la sorella Alice il primo maggio. Il motivo è la mancata
presenza del consulente della procura alla riunione dopo la
riapertura dell'incidente probatorio sulla salute psichiatrica
di Alberto Scagni. La discussione della perizia era stata
rimandata per "la presunta impossibilità dello stesso
consulente, Giacomo Mongodi, di esporre il proprio parere", ha
denunciato Antonella Zarri. I genitori dei due fratelli si erano
rivolti alla salute mentale e alla Polizia per chiedere aiuto ma
le loro richieste sarebbero state sottovalutate. Per questo sono
indagati per omissione due agenti e una dottoressa.
Il perito del giudice aveva dichiarato Scagni semi infermo.
Per i familiari sarebbe invece totalmente incapace mentre per la
procura sarebbe perfettamente capace di intendere e volere. Lo
scorso 3 novembre l'incidente probatorio era stato rimandato a
causa di uno scontro tra consulenti, uno scambio di accuse che
ha portato a un rinvio al 22 dicembre. La consulenza della
procura era stata depositata solo la mattina del 3 novembre e
non era stata discussa prima. Per questo l'accusa aveva chiesto
di rimandare tutto e il giudice aveva accolto la richiesta.
"Il perito aveva concluso per una grave seminfermità mentale
nella sua relazione. Su questo punto non concordavano né Mongodi
né il pubblico ministero i quali, con una forzatura evidente, ci
hanno impedito di porre termine all'incidente probatorio",
accusa Zarri. "Il giudice ha ordinato la riapertura
dell'incidente probatorio. Veniva quindi disposto per sabato 19
novembre un nuovo incontro tra tutti i consulenti per tenere
conto della relazione del dottor Mongodi, affinché il perito del
giudice potesse riferirne il prossimo 22 dicembre".
Il consulente, però, denuncia la famiglia Scagni, "non si è
neppure presentato e ha fatto sapere che non scriverà nulla.
Altri mesi persi inutilmente sulla nostra pelle. Questa è la
Giustizia? Lo chiederò al Ministro Nordio - conclude la madre di
Alice e Alberto Scagni -. Gli chiederò: ma Lei, caro ministro,
che è un ex pubblico ministero, si sarebbe comportato in questo
modo? Per lei va tutto bene?". (ANSA).