(ANSA) - ALBINO (BERGAMO), 3 GIU - E' stata ammazzata sulla pista ciclabile che costeggia il fiume Serio, al confine tra Albino e Pradalunga nel bergamasco, con ben 24 coltellate Sara El Omri, 19 anni e un matrimonio in crisi. I colpi, secondo quanto hanno ricostruito i carabinieri, sono stati sferrati ieri intorno alle 22,45 al culmine di una lite proprio da suo marito, A. E. G., un venticinquenne marocchino di fatto senza fissa dimora, e dalla sua amante, una ragazzina incinta di soli 16 anni. Entrambi sono stati arrestati alcune ore dopo l'omicidio.
Sara, che abitava a Cene, era figlia di una coppia di marocchini, era nata ad Alzano Lombardo e dalla nascita era diversamente abile. Dietro l'omicidio ci sarebbe un movente passionale: alla vittima non andava giù la relazione tra il marito, con il quale si era sposata in Italia, e la sua amante minorenne, residente nel Canton Ticino in Svizzera ma da tempo scappata nel nostro Paese. Ieri sera tra i tre è scoppiata una lite: sono stati visti da alcuni testimoni percorrere la pista ciclabile. Poi, all'altezza di un ponticello pedonale, l'uomo e la ragazzina avrebbero aggredito Sara con due coltelli. Lei è riuscita a percorrere ancora qualche metro, poi è stramazzata a terra priva di vita. I due si sono allontanati a piedi nella stessa direzione, facendo perdere le tracce.
I testimoni hanno subito chiamato i soccorsi: il 118 ha inviato ad Albino l'automedica e l'ambulanza, ma per la diciannovenne non c'era più nulla da fare. E' toccato poi ai carabinieri di Bergamo e Clusone ricostruire la dinamica dei fatti: immediatamente sono scattate le ricerche del marocchino, arrivato clandestino in Italia e regolarizzato con il matrimonio, e della sua amante. La sedicenne è stata rintracciata per prima, attorno alle 2: era nascosta nelle vicinanze del luogo del delitto. Due ore più tardi, attorno alle 4, è stato rintracciato anche lui che si era nascosto all'interno di una ditta, sopra il telone di un furgone. A entrambi il sostituto procuratore Raffaella Latorraca contesta l'omicidio volontario in concorso, anche se probabilmente sarà presto formalizzata l'aggravante della premeditazione, visto che marito e amante erano in possesso dei coltelli, poi entrambi ritrovati e sequestrati dai carabinieri. Per catturarlo l'Arma di Bergamo ha messo in campo una sessantina di militari, che hanno perlustrato il greto del Serio per svariati chilometri nel cuore della notte, supportati anche dall'elicottero. Dall'esame esterno del cadavere di Sara sono emerse le 24 coltellate, inferte all'addome e agli arti. Il pm Latorraca non ha ancora disposto l'autopsia: la salma è stata portata all' obitorio dell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Il marito della diciannovenne si trova rinchiuso nel carcere di Bergamo, la sedicenne nel carcere minorile Beccaria di Milano. (