Eni ha comunicato il cessato allarme per l'impianto di Sannazaro de' Burgundi (Pavia), una delle raffinerie più grandi d'Italia, precisando che non ci sono segnali di inquinamento significativo dell'aria nella zona. Il gruppo petrolifero ha confermato infatti che "alle ore 7:50 è stato comunicato il 'cessato allarme'" e che "tutto il personale diretto e indiretto sta entrando nella Raffineria per le quotidiane attività". Secondo quanto risulta dai primi rilievi degli organismi locali competenti, non vi sono nell'aria concentrazioni significative di inquinanti".
Il rogo, divampato ieri pomeriggio 1 dicembre, è stato domato in serata. Si è scatenato il panico nei paesi vicini e creato un allarme ambientale, seguito con un costante monitoraggio da tecnici, enti locali e responsabili della pubblica sicurezza.
Dalla raffineria si è innalzata una colonna di fumo nero visibile a decine di chilometri di distanza. Il Comune ieri ha fatto un appello alla popolazione di Sannazzaro a rimanere in casa. Non ci sono stati feriti: solo un lavoratore, nel fuggire, sarebbe caduto procurandosi lesioni lievi ad un ginocchio.
La Prefettura di Alessandria ha dichiarato il cessato lo stato di preallarme per i territori di Novi Ligure, Arquata Scrivia e Piovera scattato in seguito all'incendio nella raffineria Eni di Sannazzaro de' Burgondi (Pavia). Le prime analisi, con sonde da campo di Arpa, non hanno infatti rilevato concentrazioni particolari di inquinanti. Stessi esiti anche a Tortona, Pozzolo Formigaro e Castelnuovo Scrivia. Non sono stati segnalati pericoli per la popolazione.
Il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, fa sapere che l'attenzione è massima. "Le competenti strutture della Regione - rileva - si sono subito attivate e io sono personalmente in contatto con le autorita' per monitorare costantemente la situazione".
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"La società - afferma l'Eni in una nota - prende atto che dai primi rilievi compiuti dalle autorità locali competenti non risultano nell'aria particolari concentrazioni di sostanze inquinanti. Le cause dell'incendio sono in corso di accertamento".
Nel luglio scorso si era registrato un altro incidente nella raffineria Eni di Sannazzaro de' Burgondi, provocando il ferimento di un operaio. Secondo quanto aveva reso noto la società nell'impianto di reforming si era verificata una perdita nella zona del treno di scambio e 'la perdita aveva generato un innesco che ha coinvolto un lavoratore, subito soccorso dalla squadra di pronto intervento della Raffineria". L'operatore, ustionato, era stato trasportato all'ospedale Niguarda per gli accertamenti e le cure del caso. La società aveva anche precisato che non c'erano 'stati impatti nocivi per l'ambiente e per le persone'.