"In Italia non esiste una cultura
del caffè. Per questo motivo l'apertura di Starbucks Roastery
Reserve è una buona notizia per baristi e consumatori italiani,
mentre la cattiva è l'esposto del Codacons all'Antitrust".
RistoratoreTop, società specializzata nel marketing della
ristorazione, prende posizione rispetto al discusso listino
prezzi del neonato Starbucks milanese, evidenziando limiti e
opportunità per il mercato italiano del caffè.
Secondo i dati Fipe, la Federazione dei pubblici esercizi, in
Italia sono attivi 149.154 bar con un volume di affari di 18
miliardi. Il costo medio di un caffè è di 1 euro, 1,30 il
cappuccino, mentre da Starbucks il caffè viene venduto a 1,80 e
il cappuccino a 4,50. Per il Codacons sono "tariffe senza dubbio
fuori mercato". "Nulla di più sbagliato: le tariffe non sono
fuori mercato, ma rappresentano l'alba di un nuovo mercato con
baristi e consumatori più educati e formati", replica Lorenzo
Ferrari, ceo di RistoratoreTop.
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