Rimproveri continui, schiaffi, insulti. E' il calvario di una ventina di bambini fra i 3 i 5 anni iscritti ad una classe mista della scuola materna pubblica di Fabriano 'Anna Malfaiera', cui la polizia di Stato ha messo fine dopo la segnalazione di alcuni genitori.
Telecamere nascoste hanno filmato le violenze subite dai bimbi, e la maestra, una cinquantenne, è stata sospesa dall'esercizio della professione dal Gip di Ancona, e denunciata per maltrattamenti fisici e psicologici. ''Imbecille'', ''stronzo'', ''disgraziato'', ''topolino che fa la cacca...''. Sono alcuni degli epiteti rivolti dalla maestra ai bambini. L'indagine, condotta dal Commissariato fabrianese diretto da Michele Morra, è partita dalla segnalazione di una mamma, preoccupata perché il figlio non voleva più andare a scuola. Il piccolo si svegliava di notte rimproverando il proprio animaletto di peluche con frasi del tipo ''Non lo fare più, hai capito?'', ''Non te lo dico più! In castigo subito!''.
''Siamo senz'altro di fronte a episodi gravi, ma che a mio avviso andavano affrontati in maniera diversa: non capisco perché la mamma del bambino non si sia rivolta alla dirigente scolastica, invece di andare subito alla Polizia''. L'avv. Stefano Mengucci difende l'insegnante 50enne sospesa dall'esercizio della professione a causa dei maltrattamenti inflitti ai suoi alunni di scuola materna (bambini fra i 3 e i 5 anni) in una classe dell'istituto 'Malfaiera' di Fabriano. Il legale ammette che la vicenda è''delicata'', ma forse, osserva, ''è stata fatta diventare più grande di quello che è''. ''Nei filmati girati dalle telecamere nascoste della Polizia schiaffi non ne ho visti, solo qualche spintone; i rimproveri di un'insegnante forse troppo autoritaria, cose che in passato sarebbero state accettate ma oggi, giustamente, non vengono più tollerate'''. Mengucci si prepara a fare ricorso al Tribunale del riesame di Ancona per ottenere la revoca della misura di interdizione dalla professione disposta dal Gip Antonella Marrone nei confronti della sua assistita, ora disoccupata.
Le videocamere di sorveglianza installate nelle negli asili nido e nelle strutture per disabili e anziani, come vuole una proposta di legge all'esame della Camera, segnano ''una sconfitta della scuola, ma sono utili a impedire abusi sui bambini''. Ma oltre al ricorso agli strumenti tecnologici sarebbe doveroso agire sui meccanismi di reclutamento degli insegnanti, ''valutando le loro attitudini psico-fisiche, la capacità di gestire la mobilità fisiologica dei bambini in una fase decisiva per il loro sviluppo''. Il prof. Emilio Procaccini dirige la scuola materna 'Anna Malfaiera' di Fabriano, dove un'insegnante supplente avrebbe maltrattato bambini fra i 3 e i 5 anni nelle ore in cui non lavorava in compresenza con un'altra docente. ''Come si vede dai filmati della polizia - osserva - la maestra si lasciava andare a quei comportamenti quando era sola in classe, con la porta chiusa. Nessuna collega ha mai sospettato nulla, e la scuola non ha ricevuto alcuna segnalazione dai bambini o dai genitori. Se avessi avuto contezza di quanto accadeva avrei avviato un provvedimento disciplinare''.