/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Non pagò Iva per salvare azienda,assolto

Non pagò Iva per salvare azienda,assolto

Usò fondi per rilanciare ditta di scarpe bimbi, poi fallita

09 febbraio 2019, 16:48

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Aveva fatto di tutto per salvare l'azienda di famiglia che produceva scarpe per bambini ed adolescenti di marchi prestigiosi. Per far fronte alla mancanza di liquidità, per la crisi del 2010, aveva pure prelevato dal patrimonio personale 9 milioni di euro, somma che aveva scelto, però, di usare non per saldare i debiti con il fisco, ma per un piano di rilancio imprenditoriale nella speranza di non chiudere e in un secondo momento di regolare i conti con l'erario. Per un ex docente universitario, che per una malattia del figlio si è trovato a guidare l'impresa con sede operativa nelle Marche e che è finito imputato per omesso versamento dell'Iva per 5 anni, è diventata definitiva l'assoluzione. Il Tribunale di Milano, andando oltre l'orientamento giurisprudenziale relativo alle assoluzioni per crisi di liquidità, ha accolto la tesi della difesa: è stato riconosciuto, non tanto che non ci fosse capitale, ma lo sforzo di usarlo per garantire una continuità di impresa ed evitare il crac, poi dichiarato nel 2016.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza