La pittrice Renata Rapposelli era preoccupata per le condizioni di salute del figlio Simone Santoleri, per questo si spostò in treno da Ancona per raggiungere la casa dei famigliari a Giulianova (Teramo), il 9 ottobre 2017. Dal pomeriggio di quel giorno di lei si persero le tracce fino a quando non fu trovata cadavere sulle sponde del fiume Chienti a Tolentino, oltre un mese più tardi. È uno dei particolari emersi nel corso delle prime deposizioni testimoniali al processo in Corte d'Assise a Teramo, che vede imputati di concorso in omicidio volontario e soppressione di cadavere l'ex marito Giuseppe Santoleri e il figlio Simone della 64enne di origini teatine e che da tempo viveva ad Ancona. Il processo, al quale continua a presenziare il solo Giuseppe Santoleri, riprenderà a fine marzo, ancora con i testimoni dell'accusa.
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