Ha coinvolto circa 400 detenuti nel 2018 per un totale di 300 ore di attività sportiva condotte da 11 tra tecnici e allenatori il progetto "Sport in carcere", che da iniziativa sperimentale partita nel 2012 si sta trasformando in strutturale. Il progetto è frutto della collaborazione tra Coni, Dap e Regione Marche, che lo finanzia con circa 10 mila euro. Ormai sono interessati tutti gli istituti di pena marchigiani: da Montacuto, il primo a avviare l'iniziativa, a quello di Barcaglione ad Ancona, la sezione femminile della casa circondariale di Pesaro, la casa di reclusione di Fossombrone, la casa circondariale di Ascoli Piceno, la casa di reclusione di Fermo. Ampliato anche il ventaglio delle attività sportive proposte: cinque nel 2018 dall'allenamento funzionale, al calcio, alla danza sportiva, al rugby e agli scacchi, introdotti nel 2018 a Pesaro. "Sport per tutti - ha detto il presidente Ceriscioli -, anche per i detenuti, per i quali l'attività sportiva è un tassello del percorso di recupero".
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