(ANSA) - JESI (ANCONA), 11 LUG - Contro l'abuso, l'uso erroneo, l'interazione pericolosa, la leggerezza "prescrittiva" di farmaci, nasce all'Ospedale "Carlo Urbani" di Jesi un nuovo "Ambulatorio di riconciliazione farmacologica", primo nel suo genere in tutta l'Asur Marche e primo in Italia all'interno di in una struttura ospedaliera.
L'ambulatorio, che aprirà a livello sperimentale a settembre all'interno del vecchio nosocomio "Murri", è una rarità: nonostante il ministero della Salute abbia promosso, nel dicembre del 2014, la raccomandazione 17 sulla riconciliazione della terapia farmacologica, nel nostro Paese la direttiva è quasi inapplicata e i progetti sperimentali si contano sulle dita di una mano, solo in Piemonte esiste una rete di medici che la praticano in maniera sistemica.
Lo ha riferito il dr. Marco Candela, direttore del dipartimento Medicina Asur Area Vasta 2 e responsabile dell'ambulatorio, nel presentare l'iniziativa alla stampa.
Alla presentazione erano presenti anche Nadia Storti, direttore sanitario dell'Asur Marche, a Giovannni Guidi, nuovo direttore dell'area vasta n. 2, e al sindaco di Jesi Massimo Bacci.
Con il progressivo invecchiamento della popolazione è cresciuto il numero di soggetti che sviluppano malattie croniche e che nel corso della vita vengono esposti ad un numero sempre crescente di farmaci. "A volte - ha spiegato Candela - la sanità eccede nelle prescrizioni, una vera e propria cascata di ricette con esiti deleteri, addirittura il 21% delle persone sopra i 65 anni assume più di 15 farmaci".
La riconciliazione farmacologica si prefigge di spezzare la catena, e propone "un virtuoso percorso di de-prescrizione per limitare i danni da farmaci, che riguarda il 2-2,5% di pazienti che prendono un farmaco, ed oltre il 21% di coloro che ne prendono almeno 9".
L'ambulatorio adotterà lo strumento "Intercheck" nell'ambito di una importante collaborazione in corso con l'Istituto Mario Negri di Milano. Sarà attivabile in pazienti politrattati (ovvero con farmaci superiori a 7) attraverso impegnativa recante la dicitura "Visita internistica - Ambulatorio Riconciliazione Farmacologica". La struttura opererà all'interno dell'ospedale ma sarà a servizio di tutta la rete sanitaria del territorio, medici di base, ambulatori, centri diurni, residenze.