"Sono andato a Pescara
del Tronto poche settimane dopo il terremoto che l'aveva rasa al
suolo. Ricordo ancora la desolazione e lo sgomento di tanti
fratelli e sorelle. E prego per loro, che in una sola notte
hanno visto il luogo della spensieratezza di intere generazioni
trasformato in un silenzioso cumulo di macerie". Lo scrive papa
Francesco nella prefazione al libro "L'ultima estate. Memorie di
un mondo che non c'è più" (Fas, 2019, euro 15), del giornalista
dell'Osservatore Romano Marcello Filotei, presentato in
Vaticano. "Un paesaggio spettrale, un silenzio irreale, proprio
nel posto in cui i bambini si rincorrevano allegri e chiassosi
sotto lo sguardo di genitori sereni", prosegue. Il sisma,
osserva il Papa, "aveva sorpreso tutti, nella notte tra il 23 e
il 24 agosto del 2016, travolgendo assieme alle poche decine di
abitanti le centinaia di villeggianti arrivati come ogni anno
per trascorrere qualche giorno di vacanza serena. Sono passati
tre anni. Non dimentico quello che ho visto".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA