Quattro cacciatori utilizzavano continuamente richiami elettronici vietati, nascosti in due capanni d'appostamento. Lo hanno scoperto i carabinieri Forestali di Fano durante una vasta operazione di contrasto al bracconaggio ai danni specie acquatiche: denunciati i quattro per uso di mezzi di caccia non consentiti, abbattimento di specie non cacciabili, maltrattamento animali, rischiano le pene previste dalla legge sulla caccia e dal codice penale. e sequestrati munizioni, richiami elettronici e fauna protetta. Perquisizioni sul posto e domiciliari. In casa di uno di loro, a Fano, trovate 728 munizioni abusivamente detenute.
Sequestrate anche due allodole vive, imbracate e usate come richiamo, legate con una corda di soli 15 cm a un dispositivo che azionato dai cacciatori le sollevava lasciandole ricadere ripetutamente e provocandone lo svolazzamento. La Cassazione ha chiarito che questa pratica è illegale.
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