Lo striscione con la scritta 'Diamo un calcio a Salvini' prima di una partita informale prenatalizia, aperta a tutti, a cui hanno partecipato "dirigenti, allenatori, calciatrici, amici, tesserati e non" è "un atto politico, sicuramente sì. Ma vederci un incitamento alla violenza è davvero un esercizio da equilibristi". Così in una nota la Polisportiva Antirazzista Assata Shakur di Ancona, di cui fa parte anche Ancona Respect, la società di calcio femminile e giovanile, finita nel mirino della Lega. "Il vero incitamento alla violenza - osserva la società - è nelle centinaia di messaggi che abbiamo ricevuto nelle ultime 48 ore dopo che la pagina Facebook nazionale della Lega ha condiviso, decontestualizzando e strumentalizzando, la nostra foto col suddetto striscione: inviti ad essere stuprate, violentate, uccise. Ma noi continueremo a portare avanti il nostro messaggio" prosegue la società. Lo striscione è stato condannato da esponenti della Lega ed esponenti di Forza Italia.
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