L'arte sepolta e poi salvata.
L'arte che ha rischiato di scomparire per sempre tra le macerie del terremoto torna in mostra attraverso scatti fotografici che hanno immortalato il grande impatto emotivo del loro ritrovamento. Si chiama "Scherza coi fanti ma lascia stare i santi" l'esposizione itinerante delle foto di Luca Maria Cristini organizzata da Conerobus e Contram, le aziende del trasporto pubblico delle province di Ancona e di Macerata, in collaborazione con il Nucleo per la Tutela dei Beni Culturali dei Carabinieri. Una mostra in quattro tappe: esordio il 31 ottobre a Camerino, al Sottocorte Village, data significativa, a ridosso del quarto anniversario della scossa magnitudo 6.5 nell'Alto Maceratese, triste record dell'ondata sismica che ha investito il Centro Italia. La mostra si sposterà poi a Fabriano (7 novembre, in piazza del Comune), Jesi (15 novembre, piazza della repubblica) e, infine, Ancona (21 novembre, piazza Cavour). Cristini, architetto, nei giorni del terremoto, era responsabile beni culturali dell'Arcidiocesi di Camerino e San Severino. Ha lavorato insieme ai volontari e ai 'Monuments Men' dell'Arma per salvare più opere possibile dai luoghi di culto distrutti o a rischio crollo. E mentre lavorava, fotografava per consegnare agli occhi della gente, di oggi e di domani, una testimonianza storica di luoghi ancora adesso, a quattro anni di distanza, dimenticati. "Ho scattato queste foto, senza alcuna velleità, con uno smartphone e, nel migliore dei casi, con una fotocamera amatoriale; tuttavia ognuna di queste sembra comunicarci un sentimento vivo". La mostra sarà ospitata all'interno di un bus storico e visitabile con le misure anticontagio.
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