Dopo indagini foto-investigative i finanzieri della Compagnia Pronto Impiego di Ancona, hanno sequestrato nelle scorse settimane circa 60mila litri di carburante per autotrazione, suddiviso tra gasolio e benzina, presso un distributore sito in zona Baraccola del capoluogo marchigiano. I controlli effettuati avrebbero evidenziato nei serbatoio la presenza di carburante privo di idonea documentazione d'acquisto, giustificato dalle carte con presunti artifici contabili. Secondo l'accusa, i responsabili avrebbero cercato di dare una veste giuridica all'acquisto di prodotto avvenuto, in realtà, in contrabbando.
Questi "artifici" avrebbero consentito al distributore di praticare prezzi notevolmente più bassi rispetto alla media del mercato, alterando, così, le regole di leale concorrenza a scapito degli imprenditori onesti operanti nel medesimo settore. Non risultano interessate dalle attività ispettive, aziende di trasporto di prodotti petroliferi delle Marche o di altre regioni. Invece il rappresentante legale della società proprietaria dell'impianto, un 61enne della provincia di Caserta, e il gestore del distributore, 54 anni, umbro, sono stati denunciati per l'accusa di "sottrazione all'accertamento o al pagamento dell'accisa sui prodotti energetici". L'attività investigativa è scaturita da una verifica fiscale in materia di accise, dei "Baschi verdi" del Comando Provinciale di Ancona.
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