"Credo che un po' di prudenza per qualche giorno finché non c'è chiarezza rispetto alla ripresa dell'ondata o meno va tenuta in forte considerazione come il primo strumento di precauzione". Lo ha detto il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli rispondendo alle domande dei giornalisti sull'ipotesi di rivedere la sua decisione di mantenere fino a fine gennaio la didattica a distanza al 100% nelle scuole superiori. "Ogni giorno, - ha spiegato - al di là i trasporti pubblici locali che possono funzionare o della capacità di rispettare i distanziamenti e le regole all'interno delle aule, poi vediamo che queste persone dovrebbero partire da casa e arrivare a scuola, poi ripartire da scuola e arrivare a casa facendo dei percorsi, incontrandosi. Quindi è chiaro che il rischio che la curva possa ripartire o possa avere un'accelerazione anche in virtù di questa massa che si mette in movimento, c'è".
"Parliamo comunque - ha aggiunto - di una scuola che avrebbe riaperto al 50% in presenza, il che significa che in due settimane e mezzo, tre settimane, avrebbe portato a scuola per una settimana circa in presenza i ragazzi. Se noi, come è vero, giudichiamo questo tempo indispensabile possiamo tranquillamente recuperare in presenza al 75% nel mese di maggio o di giugno".
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