"Ad un anno dall'insorgenza e diffusione a livello mondiale dell'emergenza epidemiologica i dati parlano chiaro sono le donne - il cui ruolo sociale è caricato di ulteriori vincoli e sacrifici - a portare il peso maggiore della pandemia, in una condizione di forte restrizione della libertà e di necessaria riconfigurazione del menage lavorativo e familiare". Così in una nota la sindaca di Ancona Valeria Mancinelli che rivolge un pensiero alle cittadine e alle donne in generale in prossimità della ricorrenza dell' 8 marzo, e data l'impossibilità di realizzare appuntamenti pubblici insieme a istituzioni e associazioni.
Il pensiero della sindaca va, in particolare, alle donne che si dividono tra il lavoro, la famiglia e i figli; alle donne che compongono per la maggior parte il personale medico e infermieristico in prima linea anti-Covid, a quelle che hanno subito i contraccolpi economici della pandemia e alle donne che, nel chiuso del lockdown, tra le mura domestiche sono state esposte maggiormente a violenze da parte di mariti e compagni.
"A tutte queste donne - rimarca - mi sento di rivolgere un pensiero e un incoraggiamento, a quante quotidianamente fanno del loro meglio, in ogni circostanza ordinaria e straordinaria, e faccio appello a tutta la società civile affinché ne venga riconosciuto il ruolo molteplice e fondamentale, affinché ne venga sancita nei fatti e nei comportamenti la dignità di 'persona in ogni ambito: familiare, sociale, lavorativo, economico". "Non è fuori luogo, anche se ancora ce ne meravigliamo, - aggiunge Mancinelli - continuare a lottare perché venga abbattuta qualsiasi tipo di discriminazione di genere, perché venga sradicata- con l'inderogabile contributo della parte maschile dell'umanità - qualsiasi forma di pregiudizio sessista e prevaricatore che deriva da una cultura dura a morire, seppure dai più negata".
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