Partite Iva 'fantasma', senza alcuna attività effettiva, per assicurarsi un permesso di soggiorno, altre riguardanti titolari già fuori dall'Italia, senza dichiarazioni dei redditi o con dichiarazioni e conseguenti imposte minime e quasi nella totalità non versate.
Sono numerose le irregolarità, tra cui 113 evasori totali, scoperte dai finanzieri della Tenenza di Porto Recanati (Macerata) tra residenti nel grattacielo multietnico Hotel House (480 appartamenti su 17 piani, circa 1.200 persone, 3mila in estate, di 22 nazionalità). Sotto la lente d'ingrandimento, 437 partite Iva, per la stragrande maggioranza relative a commercio ambulante. Dai controlli mirati, anche su segnalazione dell'Ufficio Immigrazione della Questura di Macerata, sono emersi 113 evasori totali che non hanno mai presentato dichiarazioni dei redditi o Iva.
Dalle verifiche sono emersi ricavi sottratti a tassazione per circa 240mila euro, con un'Iva dovuta e non versata all'Erario di circa 50mila euro. Le verifiche hanno portato alla cessazione d'ufficio di 236 partite Iva in quanto di fatto totalmente inattive, alcune strumentali all'ottenimento del permesso di soggiorno, al ricongiungimento del domicilio fiscale di 89 partite Iva con l'effettivo luogo di esercizio dell'attività.
Sono state denunciate tre persone per immigrazione clandestina e una per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
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