"Dimenticati a distanza", "La scuola è a scuola". Cobas e comitato Priorità alla scuola (Pas) hanno manifestato in piazza Roma, ad Ancona per difendere il diritto allo studio e urlare il loro no alla didattica a distanza e alle chiusure delle scuole. In 200 sono scesi in piazza, famiglie con i bambini al seguito, studenti e insegnanti, per l'iniziativa che oggi si svolge in altre 60 piazze di Italia (nelle Marche anche a Pesaro). "Non c'è più tempo abbiamo bisogno di decisioni rapide - ha detto Angelo Marcelli, referente Cobas ed insegnante della provincia di Macerata -, siamo consapevoli della crisi sanitaria ma anche dell'inerzia. Il problema non finisce adesso quindi c'è bisogno di una azione politica nuova. Le scuole vanno riaperte e non richiuse perché sono sicure". L'attenzione è stata posta anche sugli interventi negli edifici scolastici, interventi strutturali per avere classi meno numerose "massimo 20 studenti - ha detto Marcelli - e 15 se ci sono alunni disabili". E' arrivata anche una mamma 'no mask' che ha assistito all'iniziativa senza indossare la mascherina. Le è stato chiesto di allontanarsi ed è nata una discussione con i manifestanti, poi sedata dall'arrivo della polizia. La donna ha citato delle leggi che non imporrebbero l'uso delle mascherine all'aperto. La polizia l'ha identificata.
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