Si è chiusa con successo ieri sera
al Teatro delle Muse di Ancona la rassegna Kammeroper, curata da
Vincenzo De Vivo, che ha portato sul palco Il conte Ugolino di
Donizetti, nella prima esecuzione assoluta per voce e orchestra,
e Gianni Schicchi di Puccini, nuove produzioni della Fondazione
Muse. Due opere, salutate da molti appalusi, molto diverse:
intensa e drammatica la prima, comica la seconda, ma entrambe
ispirate a Dante, di cui cade quest'anno il 700/o della morte.
Scritto da Donizetti nel 1826 Il conte Ugolino è una cantata
per voce e pianoforte su testo del XXXIII Canto dell'Inferno.
Marcello Pepe, allievo napoletano di Donizetti, scrisse
dell'opera altre due versioni, una per quartetto d'archi, ed
un'altra, parziale, per orchestra. Paola Magnanini ha curato la
versione orchestrale presentata alle Muse, con un applaudito e
toccante equilibrio tra passaggi musicali e vocali, grazie
all'interpretazione del basso Luca Dall'Amico e alla direzione
di Marco Guidarini, sul podio dell'Orchestra Sinfonica 'G.
Rossini'. Frizzante e divertente, Gianni Schicchi è invece
ispirata all'humor nero di quella storica sostituzione del
cadavere di Buoso Donati operata dallo scaltro e spregiudicato
Schicchi per dirottare su di sé la parte più consistente
dell'eredità, riportata da Dante nel XXX Canto dell'Inferno.
Trasportata dal regista Marco Baliani dalla fine del '200 agli
inizi del secolo scorso, connotato dai bei costumi di Stefania
Cempini, l'opera ruota tutta sulla scena (di Lucio Diana)
intorno al letto a baldacchino del defunto, dietro il quale si
trova l'orchestra in osservanza alle norme anti covid. Successo
per tutti gli interpreti che, guidati da Baliani, sonio stati
ottimi cantanti e bravissimi attori, per un'ora di puro
divertimento. Alla fine battimani per tutti a partire da Sergio
Vitale (Schicchi), affiancato da Pietro Adaini, Veronica
Granatiero, Mariangela Marini, Luca Dall'Amico, Alessandro
Fiocchetti, Zuzanna Klemanska, Elena Mancia (Gherardino),
Eugenio Di Lieto, Matteo Torcaso, Maria Krylova, Johnny Ronen
Bombino, Davide Bartolucci, Piersilvio De Santis fino a Lorenzo
Venturini, nel ruolo mimato del "povero Buoso". Si replica il 7
settembre.
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