Gli infortuni sul lavoro nelle Marche, da gennaio ad agosto 2021, sono stati 10.598 e cioè 954 in più rispetto allo stesso periodo del 2020 (+9,9). I morti sul lavoro sono 22. Questi i dati Inail elaborati da Anmil resi noti in vista della 71/a Giornata provinciale per le vittime di incidenti sul lavoro organizzata a Pesaro per il 10 ottobre al Centro Arti Visive Pescheria, alla presenza della sottosegretaria di Stato al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, sen. Rossella Accoto, dell'Assessore regionale al lavoro, tutela e sicurezza del lavoro Stefano Aguzzi e dei massimi rappresentanti delle Istituzioni a livello locale.
Alcuni dati per la provincia di Pesaro evidenziano come siano diminuiti del 71,5% i contagi sul lavoro da Covid-19 passati dai 918 del 2020 (528 nella zona di competenza di Pesaro e 390 in quella di Fano) ai 261 di quest'anno (dato al 30 settembre scorso, 154 a Pesaro e 107 a Fano), con cinque decessi nel 2020 e uno nel 2021. I settori maggiormente colpiti dalla pandemia sono risultati quello sanitario (81%) e quello della ristorazione (8%), con una maggior incidenza sul genere maschile (63%). Un quadro cui si sommano gli incidenti conseguenti ad altri avvenimenti e che, nel periodo gennaio-agosto 2021, in provincia di Pesaro e Urbino hanno fatto registrare - casi Covid 19 compresi - 2.515 denunce di infortunio (+0,9% rispetto allo stesso periodo del 2020), mentre i casi mortali sono passati (periodo gennaio-agosto) dagli 8 del 2020 ai 2 del 2021 (-75%).
Sono invece in aumento rispetto al 2020 (+46%) le denunce di malattie professionali passate dalle 834 del 2020 alle 1.218 del 2021. (Vedi tabelle allegate).
"Tenere alta la guardia affinché la ripresa delle attività non si trasformi in un massacro. Sarebbe imperdonabile", il commento Fausto Luzi, presidente provinciale Anmil Pesaro e Urbino e componente del Comitato Esecutivo nazionale dell'Associazione.
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