/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Green pass: Confindustria Centro Adriatico, siamo pronti

Green pass

Green pass: Confindustria Centro Adriatico, siamo pronti

Nuovo tassello sicurezza aziende. Problematico cambiare ora

ASCOLI PICENO, 11 ottobre 2021, 14:52

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

   Vigilia del Green pass, obbligatorio per i lavoratori dal 15 ottobre: sono quasi quindici milioni i dipendenti del settore privato interessati, più 5 milioni tra gli autonomi. Confindustria Centro Adriatico (Ascoli Piceno e Fermo) non ha dubbi: "Siamo favorevoli e le aziende si sono organizzate. C'è una regola e va applicata. Non per penalizzare qualcuno, ma per favorire il lavoro, i lavoratori e quindi l'economia" sottolinea il presidente Valentino Fenni. Ragionare ora su un nuovo cambiamento delle norme sarebbe problematico. "Penso all'allungamento dei tempi di validità dei tamponi - osserva -. Ma se da mesi si ragiona sulle 48 ore, su dati scientifici, non è che ci si alza al mattino e si cambia idea. Servono certezze. Quello che ci teniamo a far capire è che l'imprenditore è al fianco del lavoratore. A nessuno piace l'idea di dover lasciare a casa un collaboratore senza stipendio, quindi speriamo che i pochi che possono e non vogliono vaccinarsi ci ripensino. Noi siamo impotenti di fronte alla volontà del lavoratore, che per noi è un perno fondamentale difficile anche da sostituire". Il Green pass è solo un altro tassello di un impianto di sicurezza che da oltre un anno è attivo dentro le aziende. I protocolli sono chiari e sono costanti: distanziamento, disinfezione periodica, mascherine, igienizzanti. "A questo - prosegue Fenni - aggiungeremo il personale che controllerà i certificati verdi prima dell'ingresso in azienda. Chi non rispetta le regole, subirà pesanti sanzioni. Il datore che non controlla rischia da 400 a 1.000 euro, il lavoratore che accede al lavoro senza Green pass rischia fino a 1.500 euro di multa. Su questo i nostri uffici hanno mandato le linee guida a ogni associato e sono a disposizione per ogni chiarimento".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza