"Al di là del risultato, il
processo che abbiamo messo in atto sarà la guida della visione
di Ascoli nel 2030; un progetto che non identifica solo la
nostra città, ma l'intero territorio Piceno del quale la città
capoluogo intende prendersi cura, dalla montagna al mare". Lo ha
detto il sindaco Marco Fioravanti presentando il dossier sulla
candidatura di Ascoli Piceno a Capitale Italiana della Cultura
2024. "Se diventeremo Capitale della Cultura una parte delle
risorse saranno destinate per manifestazioni ed eventi culturali
importanti" ha aggiunto Fioravanti, invitando tutti a mettere da
parte personalismi e a pensare di agire in maniera unitaria. Il
claim scelto è "La cultura muove le montagne" ed il logo recita
"Ascoli e il Piceno". Oltre al Comune, altri 8 soci hanno
'scommesso' su questa candidatura, mettendoci non solo le
risorse ma anche la faccia con le proprie aziende, private e
pubbliche. Del comitato tecnico che ha realizzato il dossier
fanno parte anche l'Università Politecnico delle Marche e
l'Università di Camerino. Il sindaco ha annunciato "un piano
triennale della cultura di tutto il territorio".
Orgogliosa della candidatura l'assessore regionale alla
Cultura Giorgia Latini, ascolana. Ricordando anche la
candidatura di Pesaro, Latini ha sottolineato che "nelle Marche
c'è voglia di ripartire attraverso la cultura. Avere due
candidature è un grande valore aggiunto per la regione e come
giunta stiamo facendo tanto da fare per rilanciare le Marche
nascoste e far si che diventino note per le loro bellezze. I
territori stanno facendo sinergia con la Regione e questo è
importante". Sono 173 le organizzazioni coinvolte, insieme ai 32
Comuni della provincia di Ascoli. "Il palinsesto culturale è il
cuore del dossier - ha spiegato Elisabetta Mariani, in
rappresentanza del team di co-progettazione della candidatura -,
presentiamo 61 iniziative culturali. L'evento di lancio si terrà
a dicembre 2023 con iniziative diffuse sul territorio, aperte
dal musicista e compositore ascolano Giovanni Allevi. Prevista
anche una mostra sulla socievolezza a cura di Nomas Foundation e
a dicembre 2024 chiusura con un concerto al Ventidio Basso di
Alessandro Sciarroni e Dardust".
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