I carabinieri forestali di Comunanza e Amandola hanno denunciato il titolare di un'azienda zootecnica di Venarotta (Ascoli Piceno), che aveva realizzato un deposito incontrollato di rifiuti non pericolosi sul suolo, costituito da letame bovino e contestuale smaltimento illecito dello stesso per il dilavamento causato dagli eventi meteorici in quest'ultimo periodo. Alcune segnalazioni erano arrivate ai militari da parte di privati cittadini, che avevano denunciato l'imbrattamento della Sp 93 con enormi quantitativi di letame portati a valle dalle piogge dei giorni precedenti fino al torrente Chiaro, con pericolo di inquinamento delle acque. I carabinieri hanno riscontrato una situazione di irregolarità legata all'allevamento di un numero eccessivo di capi di bovini in relazione ai terreni a disposizione e anche il sottodimensionamento della concimaia rispetto ai capi di bestiame allevati. Nel terreno sottostante l'allevamento zootecnico, i Forestali hanno rinvenuto un quantitativo di letame palabile scaricato sul terreno su una superficie di circa 2.500 metri quadrati. Una parte del materiale è stato recuperato dal personale della ditta zootecnica nei pressi della strada provinciale per Venarotta mettendo in sicurezza la viabilità e le acque del sottostante torrente Chiaro. Il responsabile, denunciato per violazione dell'articolo 256 (Attività di gestione di rifiuti non autorizzata) rischia la pena dell'arresto da tre mesi a un anno o con l'ammenda da 2.600 euro a26mila euro trattandosi di rifiuti non pericolosi.
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