Aprendo l'Anno giudiziario nelle Marche, al Palazzo di Giustizia di Ancona in una cerimonia 'ristretta' nei tempi e nelle presenze per rispetto delle norme anti-Covid, il presidente della Corte d'appello di Ancona Luigi Catelli ha rivolto un saluto "con deferenza" al Capo dello Stato Sergio Mattarella, "supremo garante della Costituzione" cui il magistrato ha rivolto "un sentito ringraziamento per la preziosa opera svolta durante il suo mandato nell'interesse della Nazione e, in particolare, a sostegno della giustizia e dei principi fondamentali di autonomia ed indipendenza della Magistratura".
Ad Ancona partecipano alla cerimonia solo rappresentanti delle istituzioni, autorità civili e militari, tra le quali il presidente della Regione Francesco Acquaroli, uno dei tre 'grandi elettori' dalle Marche che saranno a Roma da lunedì per l'inizio delle votazioni per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica.
Concludendo il proprio intervento, Catelli ha ripreso concetti espressi dal Presidente Mattarella: "l'autonomia e l'indipendenza della Magistrature e delle altre Istituzioni di garanzia costituiscono un bene comune, da salvaguardare e preservare nell'interesse di tutti; la Costituzione non appartiene alla maggioranza o all'opposizione, ma è un insieme di valori, patrimonio di ogni cittadino, delle generazioni presenti e di quelle future".
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