"Apriamo un tavolo di
contrattazione, io sono qui insieme a voi". Lo ha detto
l'assessore alla Sanità della Regione Marche Filippo
Saltamartini, intervenendo oggi in piazza Cavour ad Ancona al
sit-in promosso dal Nursind nella giornata di sciopero nazionale
degli infermieri, indetta per protestare contro le condizioni di
lavoro a cui sono costretti gli operatori sanitari dall'avvento
della pandemia.
Tra ferie bloccate, turni massacranti e carenza di sanitari, in
un centinaio circa si sono ritrovati di fronte a Palazzo delle
Marche con striscioni e cartelli, sui quali hanno spiegato le
ragioni che li hanno spinti ad incrociare le braccia. Presenti
anche i consiglieri regionali Luca Santarelli (Rinasci Marche),
lui stesso infermiere, e Simona Lupini (M5s). Duplice il piano
di richieste: uno regionale nel quale Nursind pone sul tavolo la
necessità di colmare un gap di infermieri che stima attorno alle
3mila unità, ed uno nazionale con la richiesta di equiparazione
dei compensi alla media europea, il pagamento dell'indennità
specifica infermieristica "riconosciuta con la legge di Bilancio
del 2020 ma mai pagata", e poi il riconoscimento di professione
usurante. Temi sui quali l'assessore ha annunciato il suo
impegno e l'apertura al confronto: "Insieme credo che si possano
fare due battaglie precise - ha detto -: sui trattamenti di
specificità degli infermieri e soprattutto vedere insieme quale
può essere il percorso". "Gli infermieri lavorano di notte, a
Pasqua, a Natale ed hanno un livello di professionalità
altissima, ma vengono remunerati come se fossero semplici
impiegati" ha aggiunto, sottolineando che "sono pagati delle
miserie". "Una battaglia legittima - ha ribadito - e sono al
vostro fianco, spero che a livello di contrattazione nazionale e
per quanto riguarda tutto quello che potranno fare le Regioni e
la Regione Marche, possiamo condividerlo". Il segretario
regionale Nursind Donato Mansueto ha accolto "con soddisfazione"
l'apertura dell'assessore: "Era necessario che anche il nostro
sindacato potesse sedere al tavolo di confronto, per dare il
proprio contributo al miglioramento delle condizioni di lavoro
degli infermieri".
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