"Con questo protocollo si coordinano tutti quei soggetti (forze dell'ordine, comune e autorità giudiziarie e equipe multidisciplinari regionali) che a vario titolo contribuiscono e concorrono all'identificazione e all'accertamento dell'età dei minori stranieri non accompagnati presenti sul territorio regionale". Con queste parole il prefetto di Ancona Darco Pellos ha illustrato il "Protocollo Operativo - Territoriale di Intesa sull'Identificazione e sull'Accertamento dell'età dei minori stranieri non accompagnati" siglato stamattina a Palazzo del Governo ad Ancona, dalle cinque Prefetture delle Marche (Ancona, Ascoli Piceno, Macerata, Fermo e Pesaro Urbino), dalla Regione Marche, dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Ancona e dall'Anci Marche.
"Dare una identità al minore straniero non accompagnato - ha aggiunto Pellos - significa garantirgli tutta una serie di diritti e questo deve essere fatto nel migliore dei modi e con la sinergia di tutte le amministrazioni e di tutti i soggetti che collaborano a realizzare questo obiettivo". Il sistema operativo si applica anche ai minorenni ucraini non accompagnati. "Per quanto riguarda l'arrivo di minori dall'Ucraina - ha riferito spiega - abbiamo una situazione sotto controllo: tutte le Questure e gli uffici di polizia e i commissariati stanno registrando chi vuole soggiornare nel nostro Paese regolarmente. In provincia di Ancona su 870 profughi giunti, a ieri sera, circa la metà sono minorenni, ma tutti accompagnati".
"Un 10-15%" dei profughi ucraini "sono accolti nei centri di accoglienza straordinari della Prefettura e della Regione".
"Registriamo nel nostro territorio un costante incremento della presenza dei cittadini che provengono dall'Ucraina, - ha riferito Pellos - e che hanno necessità di protezione. In questo momento non si segnalano casi di minori ucraini non accompagnati"; "Abbiamo soggetti che sono accompagnati da parenti o amici, quindi in qualche modo affidatari dei minori".
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