(ANSA) - ANCONA, 29 MAR - "Mio padre in un momento di
difficoltà non si è tirato indietro, ha messo in primo piano i
bisogni degli altri piuttosto che i suoi e ha fatto qualcosa per
evitare il peggio". A margine del Consiglio regionale delle
Marche, nella Giornata che ricorda il medico infettivologo Carlo
Urbani di Castelplanio (Ancona) che individuò il virus della
Sars come nuova malattia di cui rimase vittima il 29 marzo del
2003, ha parlato il figlio Luca Urbani, 26 anni, consigliere
Aicu (Associazione italiana Carlo Urbani). "Un medico che ha
portato nel mondo un messaggio di pace e di speranza", ha detto
a inizio seduta, durante la quale è stato proiettato anche un
video, il presidente del Consiglio regionale, Dino Latini.
"Mio padre lo fece per evitare quello che stiamo vivendo ora
con la pandemia attuale, - ha aggiunto Luca Urbani, ora
impegnato con una Ong in Congo mentre il fratello Tommaso
collabora con un'altra Ong in Medio Oriente - . E lo fece nel
2003, quando le tecnologie e i confort erano molto diverse e
sarebbe stato molto più difficile dare una risposta efficace ad
un'eventuale pandemia". Per celebrare Urbani, che come
presidente di Msf Italia nel 1999 fu nel gruppo che ritirò il
Premio Nobel a Oslo per l'organizzazione, verrà anche allestito
a Castelplanio un Museo 'multimediale' dedicato. Il sindaco
Fabio Badiali ha annunciato che sarà pronto entro giugno: ci
saranno oggetti utilizzati dal medico, lettere, filmati e
diapositive che narrano la vita dell'infettivologo-eroe. Stasera
nella città natale di Urbani ci sarà un'iniziativa organizzata
nella sala polivalente.
Oltre al ricordo professionale, di competenza, entusiasmo, di
difesa della sanità pubblica e di accesso di tutti a farmaci e
vaccini nel mondo, anche l'aspetto umano. "Carlo Urbani - ha
ricordato il figlio - è stato un grande medico, una grande
persona e un grande padre, io ero molto piccolino, ricordo più
la sua presenza come padre che come medico: una presenza che,
nonostante le mille missioni in giro per il mondo, riusciva a
farsi sentire, con il suo calore e il suo amore". (ANSA).