La grande impresa che aiuta le piccole, la multinazionale che 'restituisce' al territorio di origine. Si propone come un progetto pilota e 'best practice' in Italia, il piano d'intervento che parte dalle Marche ma si estenderà anche ad altre regioni, da 2 milioni di euro a favore di circa 1.200 tra piccole e micro-imprese colpite dalla crisi pandemica. A realizzarlo e finanziarlo è la Fondazione Angelini collegata al Gruppo Angelini Industries, multinazionale fondata ad Ancona nel 1919, nei campi farmaceutico, beni di consumo, tecnologia industriale, profumi, dermocosmesi. Un piano realizzato con il supporto scientifico dell'Università politecnica delle Marche anche comme 'connettore' con le associazioni di ategoria (Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Cna) e Confidi (Unico a Fimcost).
La firma della lettera d'intenti alla Facoltà di Economia ad Ancona. Univpm ha consegnato ad Angelini Industries il sigillo d'ateneo: "è un intervento - ha spiegato il rettore Gian Luca Gregori, - che "rappresenterà una best practice e un messaggio molto importante per la comunità". L'iniziativa. ha riferito il rettore, è stata concordata anche con Confindustria ma si è lasciato 'spazio' alle piccole imprese. Poi verranno individuate i beneficiari e si stipuleranno le convenzioni: i fondi sosterranno piccole aziende di turismo, commercio, servizi alla persona, filiere della moda, settori particolarmente segnati dai 'lockdown'. 1,5 milioni di euro, ripartiti tra le associazioni di categoria, permetteranno alle imprese (1.000) di ripianare debiti per l'accesso a servizi (1.000-1.500 euro ciascuna); altri 500mila euro (a Unico e Fimcost) serviranno a pagare interessi dovuti da imprese (200) per finanziamenti non superiori a 50mila euro (contributo massimo di 2.500 euro).
Alla presentazione, oltre al rettore e ai rappresentanti di Associazioni e Confidi, il prof. Sergio Marullo di Condojanni, Ceo di Angelini Industries, consigliere della Fondazione Angelini, Mirco Carloni, vice presidente della Regione e assessore allo Sviluppo Economico. Tra le considerazioni alla base del progetto, ha spiegato Marullo di Condojanni, la necessità di ridurre gli squilibri che la pandemia ha accentuato tra aziende grandi e solide, alcune 'uscite' più forti, e imprese piccole in forte difficoltà; ma anche di restituire alle Marche
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