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Cc restituiscono a Museo Matelica tela rubata da ignoti nel 1975

Cc restituiscono a Museo Matelica tela rubata da ignoti nel 1975

Militari Udine riconsegnano opera Jacopo Da Ponte "Il Bassano"

MATELICA, 07 maggio 2022, 20:15

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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   I Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale di Udine hanno restituito al Museo "Piersanti" di Fabriano (Ancona)-Matelica (Macerata), di proprietà del Capitolo della Cattedrale e della Parrocchia di Santa Maria di Matelica, un dipinto copia di un'opera del pittore rinascimentale Jacopo da Ponte (Bassano del Grappa, 1515-1592) conosciuto anche come "il Bassano", raffigurante la deposizione di Gesù nel sepolcro. L'olio su tela, di epoca imprecisata, delle dimensioni di cm 68 x 50,5, era stato sequestrato - in località Brennero - dai militari del reparto dell'Arma dei Carabinieri specializzato nella prevenzione e nella repressione dei reati commessi in danno del patrimonio culturale con competenza sul Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige.
    Il dipinto è stato riconsegnato al direttore del citato museo marchigiano Don Ferdinando Dell'Amore, dal Comandante del Nucleo Tpc di Udine, magg. Lorenzo Pella, nel corso di una cerimonia tenutasi presso la Chiesa della SS. Annunziata di Matelica, al termine di un'indagine coordinata dalla Procura di Bolzano e intrapresa a seguito del monitoraggio del web finalizzato alla ricerca di dipinti antichi illecitamente sottratti. La tela era infatti apparsa sul sito on-line di un esercizio commerciale di settore della Provincia Autonoma di Bolzano, attraverso il quale era stata posta in vendita per conto di un cittadino austriaco residente ad Innsbruck. I militari, insospettiti dal pregio dell'opera, trovavano immediatamente riscontro nella "Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti". Il dipinto era stato sottratto da ignoti, tra il 5 ed il 7 maggio 1975 dal Museo "Piersanti" di Matelica. I preliminari accertamenti, in collaborazione con le Compagnie Carabinieri di San Candido, di Vipiteno e Matelica, hanno consentito ai miitari di contattare direttamente il venditore austriaco. A carico di costui - inconsapevole dell'origine furtiva dell'opera presente da decenni nell'abitazione della famiglia e convinto della legittima provenienza della tela - non è stato preso alcun provvedimento di legge in virtù della dimostrata buona fede.
   
   

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