Concluse le indagini da parte
della Procura di Macerata per il titolare di un'azienda
pubblicitaria, presunto reclutatore e sfruttatore di manodopera
straniera: è indagato per il reato di sfruttamento illecito di
manodopera, ed è attualmente sottoposto alla misura interdittiva
prevista dall'art.290 del c.p.p. che stabilisce il divieto di
esercitare l'attività di amministratore per 12 mesi. Le indagini
sono state svolte dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro,
nell'ambito di specifici controlli sull'utilizzo di manodopera
irregolare. I militari hanno individuato
numerosi lavoratori stranieri impiegati per 40-50 ore
settimanali, rispetto alle 8 ore previste dal contratto. Inoltre
il datore di lavoro corrispondeva ai dipendenti paghe non
adeguate alla mole di lavoro svolta e non conformi a quanto
previsto dalla contrattazione collettiva nazionale. Ai
lavoratori non venivano concesse ferie e malattia: ad ogni loro
rimostranza il datore di lavoro reagiva con minacce, anche di
morte, e intimidazioni con gli attrezzi da lavoro branditi come
aggetti atti a offendere. Infine lo stesso datore di lavoro non
versava neppure i contributi a enti previdenziali sul lavoro
effettuato. Gli investigatori hanno documentato, tra l'altro,
atteggiamenti violenti e minacce con le testimonianze dei
lavoratori e con riprese video.
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